lunedì 17 settembre 2007

Coincidenze - Solo un'introduzione -

Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel spa, lancia l'allarme energetico: la soluzione? Il carbone in Italia e il nucleare all'estero (sic!). Praticamente in contemporanea si svolge a Roma la conferenza sui cambiamenti climatici. Il clima, così come il problema energetico, sembra diventato di moda. Ne parla pure il Papa! Ci si fanno le prime notizie dei telegiornali (quelle con le virgolette e i punti esclamativi) e fa figo parlarne nei salotti buoni, soprattutto ora che si sono spenti i riflettori sul caso Cogne.
Ma a nessuno di voi sembra strano che fino a qualche anno fa sostenevano con scientifica certezza che non esistesse alcun problema climatico, mentre ora organizzano conferenze e megaconcerti? E le centrali a carbone? Quelle nucleari? I rigasifigatori?
Tutti sembrano avere già pronte le soluzioni ad entrambi i problemi. E soluzioni semplici: tecnologia! Ma queste soluzioni, lungi dall'essere certe, rappresentano esse stesse un altro problema, perchè "funzionano" solo in una società altamente controllata e controllabile. Allora sorge il dubbio che questi allarmi, così come quello sul terrorismo, pur riferendosi a problemi reali che minacciano la sopravvivenza stessa della specie umana, siano in realtà lanciati per sfruttare la paura e spingere la società ad accettare acriticamente soluzioni tecnologiche che implichino serie ristrettezze alle libertà individuali e collettive.
E' quindi il momento che ci si interroghi sul modello di società in cui vogliamo vivere e che si studino le istituzioni, la scienza e la tecnologia che possono essere utili alla costruzione di questa società, evitando di sottostare al ricatto "O questo o la morte?" che ci viene proposto. Bisogna ripensare i rapporti interumani, i nostri saperi e il complesso delle nostre relazioni con la natura prima.

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